venerdì 3 aprile 2009

giovanni paolo secondo

Discorso di Giovanni Paolo II (ad Agrigento, alla Valle dei Templi, il 09.05.1993): Che sia concordia in questa vostra terra. Concordia: senza morti, senza assassinati, senza paure senza minacce, senza vittime. Che sia concordia! Questa concordia, questa pace a cui aspira ogni popolo ed ogni persona umana, ed ogni famiglia, dopo tanti tempi di sofferenze. Avete finalmente un diritto a vivere nella pace. I colpevoli che portano sulle loro coscienze tante vittime umane debbono capire che non si permette di uccidere degli innocenti. Dio ha detto una volta: Non uccidere. Non può l’uomo, qualsiasi uomo, qualsiasi umana agglomerazione, qualsiasi mafia, non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio. Questo popolo siciliano è un popolo talmente attaccato alla vita, che dà la vita. Non può sempre vivere sotto la pressione di una civiltà contraria, di una civiltà della morte. Qui ci vuole una civiltà della vita. Nel nome di Cristo crocifisso e risorto, di questo Cristo che è Via, Verità e Vita, mi rivolgo ai responsabili: convertitevi! Un giorno verrà il giudizio di Dio! Ieri abbiamo ricordato l'anniversario di questo grande uomo e papa e penso sia giusto nel nostro gruppo ricordarlo così, facendoci scuotere ancora una volta dalle sue parole, da quell'anatema contro le mafie. Pensando come anche il nostro caro don Peppino si sia sentito incoraggiato e sostenuto dalla Sua Chiesa che mai come allora si era schierata così apertamente e duramente contro ogni forma